Posizionamento per Laminografia

Posizionamento Spaziale ad Alta Risoluzione di Oggetti Piatti ed Estesi

In un progetto congiunto, l'ANKA (Angströmquelle Karlsruhe) al KIT (Karlsruhe Institute for Technology, Germania), il Fraunhofer IZFP (Institute for Non-destructive Testing Methods, Germania) Saarbrücken / Dresda, Germania, e la fonte di sincrotrone a raggi X ESRF (European Synchrotron Radiation Facility, Grenoble, Francia) hanno sviluppato la laminografia di sincrotrone, che permette un imaging 3D ad alta risoluzione su grandi oggetti piatti. A titolo di esempio, il metodo è utilizzato per l'esame dei materiali compositi utilizzati nelle turbine eoliche o nel settore aerospaziale, per la ricerca sulle loro strutture interne prima, durante e dopo il deterioramento. Lo strumento è in funzione dal 2007 presso la Beamline ID19 dell'ESRF. Per mezzo dei cosiddetti metodi a contrasto di fase è stato anche possibile esaminare con successo strutture senza contrasto di assorbimento. All'ANKA, la nuova IMAGE Beamline commissionata prevede lo stesso metodo di analisi.

Strumentazione a raggi X: Richieste di Massima Stabilità e Precisione

Nella laminografia, il campione viene scansionato in rotazione intorno a un asse inclinato rispetto alla direzione del fascio. I dati di volume possono essere ricostruiti partendo dalle diverse proiezioni. A questo scopo, il campione viene posizionato tra la sorgente di raggi X e il rivelatore. I requisiti sono la massima stabilità e la precisione nel posizionamento del rivelatore e del campione in questa geometria inclinata. La ripetibilità del posizionamento del campione dopo la misurazione del riferimento del fascio è stata specificata e misurata a meno di 0,5 μm. Anche l'eccentricità della rotazione è inferiore a 0.5 μm. Questo aspetto è importante per far sì che i vari angoli di proiezione abbiano lo stesso centro di rotazione proiettato. Con una accuratezza inferiore, durante la ricostruzione si verificherebbero degli artefatti.

Posizionamento di Campioni con Precisione Sub-Micrometrica

L'angolo di rotazione del campione rispetto al fascio di raggi X di sincrotrone deve essere regolabile, mentre la posizione laterale del campione stesso permette di scegliere la sezione di interesse in modo sicuro e ripetibile. La soluzione è uno SpaceFAB a sei assi a cinematica parallela sotto stage di rotazione e di tilting su cui viene posizionato il portacampioni vero e proprio. Le caratteristiche essenziali dello SpaceFAB sono il punto di rotazione programmabile liberamente e la sua elevata rigidità. Gli intervalli di corsa lineare sono 150 mm × 150 mm × 50 mm, con una risoluzione di posizione di 0,2 μm, l'inclinazione è possibile in ±12,5° per l'angolo assiale e in ±5° per le altre direzioni. La precisione è garantita dagli encoder lineari ottici e dai componenti meccanici di alta precisione che sono azionati da una combinazione di motori passo-passo e viti a sfera.

Sopra, una tavola rotante a 360° rende possibile una deviazione di planarità assoluta di soli 0,24 μm. L'angolo del campione rispetto al fascio di raggi X può essere regolato fino a 45° con una risoluzione di 0,001°. Questo design ha un motore a cremagliera e un pignone autobloccante per mantenere la stabilità durante l'esame. Il portacampioni vero e proprio, un supporto a telaio estremamente sottile, è tenuto per via di un magnete, un giunto a flessione e un cuscino d'aria assicurano un parallelismo ottimale. Due stages lineari spostano e centrano il portacampione per 150 mm × 150 mm senza però toccarlo durante il funzionamento.

Tecnologia

Prodotti